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Il silenzio, l'attesa, il suono Le foto che vedrete in questa seconda sala della galleria appartengono alla mia mostra del 1992, tenuta a Roma e intitolata "Il silenzio, l'attesa, il suono". La mostra, curata dal regista teatrale e critico d'arte Massimiliano Milesi e da Gaia Riposāti, aveva una configurazione multimediale. Nello spazio espositivo era previsto infatti l'intervento di musiche e voci recitanti preregistrate che accompagnavano il visitatore nel suo percorso, in correlazione e risonanza con le immagini fotografiche esposte. Riporto di seguito il breve intervento in catalogo di Milesi e Riposāti che danno conto del loro concetto di multimedialitā e spiegano anche il senso del titolo dato alla mostra. Il progetto SEQUENZE č nato un paio di anni or sono, dall'ipotesi di accostare tra loro, lasciandole scorrere parallelamente, le realizzazioni di un gruppo di artisti che frequentano mezzi espressivi diversi (poeti, fotografi, attori, registi). Un'operazione che, un tempo, si sarebbe chiamata multimediale; legare insieme una poesia, delle immagini, dei suoni, cercando e provocando delle intersezioni, ma lasciando il tutto in forma di opera aperta, work in progress. Si assiste, in questo modo, alla nascita di sequenze che lo spettatore viene invitato a rielaborare e pensare per proprio conto. Un viaggio che si fa da soli e in compagnia, con un unico mezzo: la propria disponibilitā. I! secondo appuntamento con questa serie di "intersezioni" č tutto dedicato alle immagini di Remo Capone, che hanno una predisposizione oggettiva a farsi "scena", a trasportare ed essere trasportate. E' al loro silenzio (che traspare anche in immagini di cittā), al senso di attesa che comunicano e, infine, al suono interno di ciascuna di esse, che raccomandiamo la vostra attenzione. Massimiliano Milesi e Gaia Riposāti
Adesso - se volete - entrate nella seconda sala e iniziate pure la visita. Grazie
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